Fonte- edilportale.com 07/06/2019

L’Agenzia delle Entrate ricorda quali lavori in casa danno diritto alla detrazione e quando effettuare i pagamenti -Quali lavori effettuare per usufruire del Bonus Mobili? Quando devono essere sostenuti i pagamenti?- Sono alcuni dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate in vista della dichiarazione dei redditi. Con la circolare 13/E/2019, l’Agenzia ha sintetizzato in un unico documento tutte le spiegazioni fornite, nel corso degli anni, con diverse circolari e risoluzioni.

Bonus Mobili, gli interventi collegati

Per ottenere il Bonus Mobili è necessaria la realizzazione di uno dei seguenti interventi:

– di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale;
– di manutenzione straordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
– di restauro e di risanamento conservativo effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
– di ristrutturazione edilizia effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
– necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
– di restauro e di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che provvedano, entro diciotto mesi, dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione.

Per beneficiare del bonus mobili sulla singola unità immobiliare è necessario che l’intervento sull’abitazione sia riconducibile almeno alla manutenzione straordinaria. Rientrano in tale categoria gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, quale l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale e estiva a pompa di calore, la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.

La detrazione spetta anche per gli interventi sulle parti comuni dei condomini; in questo caso sono compresi i lavori di manutenzione ordinaria. I mobili devono essere destinati all’arredo delle parti comuni, cioè guardiole, appartamento del portiere, sala adibita a riunioni condominiali, lavatoi, ecc.

Non danno, invece, diritto al Bonus Mobili la realizzazione di posti auto o box pertinenziali e gli interventi per l’adozione di misure utili alla prevenzione di atti illeciti, a meno che non siano qualificabili come manutenzione ordinaria (solo in condominio), manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.

Bonus Mobili, quando effettuare le spese

Il sostenimento delle spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici può essere antecedente al pagamento delle spese per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che i lavori siano stati già avviati.

Se l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici è destinato ad un unico immobile facente parte di un edificio interamente ristrutturato da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, per data di “inizio lavori” si intende la data di acquisto o di assegnazione dell’immobile.

A differenza di quanto avviene per le spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento.